Giusto in tempo per la nostra mini vacanza, è arrivata anche l’estate norvegese! Non avevamo i 35 gradi e passa come da voi in Svizzera, ma comunque anche qui c’era il sole con piacevoli 25 gradi. Flo e io abbiamo trascorso questi giorni di caldo nella casetta estiva di amici di famiglia, a Holmsbu, su una penisola che separa il fiordo di Oslo dal fiordo di Drammen. La casetta è in un posto idillico, in cima a una collinetta, con vista sul fiordo e il sole che illumina la terrazza in sasso fino alle 22:00 di sera. Un paio di giorni di relax senza internet, social media, e-mail e GPS da guardare e analizzare… mi hanno fatto proprio bene! Oltre all’allenamento che comunque non poteva mancare, gli impegni principali di questi tre giorni sono stati grigliare, fare il bagno, prendere il sole e leggere. Abbiamo anche ricevuto visite da Marion Aebi e Ivar Lundanes con i quali abbiamo trascorso la serata a cucinare sul grill e giocare a carte.

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Da una casetta al mare all’atra: la prossima successiva dopo i giorni di vacanza è stata Larvik, sulla costa ovest della Norvegia, dove abbiamo partecipato alle gare dell’O-Festivalen, la tre giorni di gare più grande della Norvegia. Venerdì sera era in programma una gara sprint, sabato una media distanza e domenica una lunga distanza con partenza a caccia. Visto che non ho corso tante gare questa primavera, volevo correre ancora delle gare prima delle gare di selezione di settimana prossima. Così, anche se il terreno non era simile a quello della regione Östfold, dove si terranno i mondiali, l’O-Festivalen è stato un’ottima opportunità per simulare una competizione con tutto quanto sta attorno: correre con l’emit, il pettorale, addirittura con produzione live (fatta dalla ditta svizzera Livemotion), con orari di partenza, GPS, speaker, passaggio nell’arena, ecc.

Link alle trasmissioni delle tre gare fatta da livemotion: www.livemotion.ch

Malgrado quest’anno la sprint non sarà tra le discipline dei mondiali, avevo voglia di correre questa distanza che rimane pur sempre un buon allenamento. Purtroppo però il percorso era un po’ diverso da quello che mi aspettavo: tanti punti nel bosco e nel quartiere, ma niente in paese. C’erano però varie scelte e vari passaggi tra i recinti da capire e interpretare al meglio. Il sceltone lungo nella seconda parte di gara ha deciso la gara. Io non ero pronta per questo tipo di scelte, e anche se ho investito un paio di secondi, non ho visto la via migliore che passava dal bosco. Di conseguenza, in questa tratta ho perso ben 40 secondi e all’arrivo sono arrivata seconda, a 34 secondi dalla vincitrice.

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Sabato era in programma una media distanza. Pronti, partenza e via, ho girato la cartina e mi sono quasi spaventata: tanto nero sulla cartina, tante rocce, sassi e sentieri. Per fortuna, da qualche tempo, ho iniziato a usare un po’ la lente e così sono riuscita a ingrandire la cartina qual tanto che basta per capirci qualcosa. Ho impiegato un attimo per ingranare e, dopo un paio di errorini, sono finalmente entrata in gara. Era un tracciato molto tecnico e difficile, e visto il caldo e le salite e discese ripide, anche duro fisicamente. Prima del punto spettacolo ho poi fatto un errore grossolano di 2 minuti, perché con tutto il nero (rocce e sentierini) non capivo bene le curve di livello. Ho sbagliato anche l’avvicinamento al punto spettacolo, ma poi, sentendo lo speaker che mi dava in terza posizione, ho cercato di concentrarmi per fare bene il giro finale. Grazie a questo sono riuscita a concludere la gara di nuovo al secondo rango. Date un’occhiata alla cartina al link del GPS, ne vale la pena! 😉

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A conclusione dell’O-Festivalen, abbiamo corso una lunga distanza con partenza a caccia. Visto che la vincitrice della middle ha dato forfait perché ammalata, sono partita come prima, 15 secondi davanti alla prima inseguitrice. Volevo partire aggressiva, in modo da non farmi recuperare all’inizio e poi semmai “calmarmi” in seguito per concentrarmi sulla tecnica. Visto che 4 giorni dopo ci sarebbe stata la gara di selezione sulla lunga distanza non volevo stancarmi inutilmente. E così ho fatto! Sono partita bene, ho fatto la mia gara e non ho mai visto una inseguitrice. Al punto 6 ho fatto il primo errore, ma sono riuscita a mantenere il tutto sotto controllo. E dal momento che ero da sola in testa non ho nemmeno dovuto dare il massimo fisicamente per tenere testa a qualche avversaria. Verso la fine ho fatto vari piccoli errori in zona punto e solo qui ho iniziato a perdere un po’ la concentrazione. Fortuna vuole che anche le mie avversarie hanno fatto degli errori e questo mi è bastato per portare a casa la vittoria. Non è stata una gara perfetta, ma mi ha fatto bene correre una vera long con tante scelte e durante la quale bisogna tenere a lungo alta la concentrazione.

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Dopo una pausa caffè nel centro di Larvik siamo tornati a casa ad Halden, e ora la storia fa seria! Questo weekend arrivano i tanto attesi testlauf per i mondiali: venerdì è in programma la lunga distanza e domenica la media distanza nel bosco di Güttersröd, nelle vicinanze di Halden. Qualificarsi per la squadra svizzera dei mondiali non sarà facile perché, con tre sole tre discipline previste, saranno pochi gli atleti al via. Ora cerco di riprendermi dal weekend e di prepararmi al meglio per le gare di qualifica. Ovviamente il mio obiettivo è quello di riuscire a staccare un biglietto per i mondiali di agosto, facendo delle gare tecnicamente pulite senza rischiare troppo. Insomma, cari tifosi, rimanete sintonizzati!



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