Le tanto attese gare di selezione per i mondiali in Norvegia sono arrivate… e velocemente anche passate! Una lunga distanza giovedì 5 luglio e una media distanza domenica 7 luglio, entrambe nello stesso bosco poco fuori Halden, sono state le gare che han fatto scegliere agli allenatori chi portare ai mondiali di agosto. Quest’anno, per la prima volta, ai mondiali verranno disputate solo le gare boschive, quindi la media distanza (con qualifica), la lunga distanza e la staffetta classica. L’anno prossimo, invece, a questa stessa manifestazione sono in programma solo le gare sprint (sprint, knock-out e staffetta-sprint). Di conseguenza, con soltanto tre gare al posto delle precedenti cinque, si riducono anche il numero di atleti che possono partecipare. Ero consapevole che sarebbe stata tosta ottenere uno dei pochi posti disponibili, ma d’altra parte, con i risultati ottenuti l’anno scorso, quelli durante la coppa del mondo in Finlandia a giugno e considerate le ore trascorse nei boschi nordici grazie al mio trasferimento in Norvegia, sapevo (o meglio pensavo) che bastassero due gare solide e sicure per ottenere il mio biglietto.
Prima della lunga distanza ero molto nervosa. Finalmente il tanto atteso giorno! Avevo anche molto rispetto del bosco e delle trattone lunghe tipiche per i percorsi norvegesi, ma mi ero preparata bene e alla partenza ero fiduciosa. Al via ho preso la cartina, il primo punto era vicino e l’ho trovato bene, poi è arrivato il primo trattone. Siccome avevo già previsto una situazione del genere, nella seconda parte del trattone, ho deciso di prendere la strada. È stata una buona scelta. Poi sono seguiti alcuni punti più corti e difficili, dove ad esempio al punto 4 ho corso un po’ troppo in costa al posto di salire nel piatto, restando comunque in gara. Infatti, al punto 6, ero seconda svizzera a circa due minuti da Julia Jakob (la vincitrice dei Testlauf). Purtroppo non ho corso bene il trattone che portava al punto 7: non ho trovato una bella linea, facevo un po’ se e giù, andavo in bussola ma perdevo un po’ il filo. Alla fine ho anche commesso un errore parallelo, pensando di essere da parte a una palude più a destra. Su questa tratta ho perso quasi 4 minuti. Dopo il passaggio nell’arena ero stanca, fisicamente e mentalmente, tant’è che ho pasticciato ancora un po’ in due punti. Il verdetto finale: quarta delle svizzere, 14esima in totale con un gran distacco dalla vincitrice. Certo, non è stata una gara catastrofica, ma il 4° rango non basta… e così domenica, alla media distanza, ho cercato di rifarmi, senza voler troppo, ma cercando di correre una buona gara. E ci sono riuscita: solo un piccolo errore al punto 4, altrimenti tutto sotto controllo. Ciononostante, al punto 10, è arriva Simona Aebersold partita dietro di me. Non è mai bello essere recuperati, ma ho comunque cercato di fare la mia gara, approfittare del suo ritmo pur continuando a leggere bene la cartina. Così facendo ho corso bene fin dopo il passaggio spettacolo. In questa zona la cartina era un po’ strana e ho faticato con il verde, perdendo altri 45secondi. Nonostante ciò al traguardo ero contenta della mia gara che mi è valsa il terzo rango dietro a Sabine Hauswirth e Simona.
Terminate le gare, è iniziata la lunga attesa. Le mie emozioni erano un po’ contrastanti: le mie gare erano ok, ma non strabilianti. Altre atlete hanno concluso gare decisamente più brillanti, ma io, dalla mia, non avevo fallito e potevo contare su altri buoni risultati durante la stagione.
La selezione è stata resa nota mercoledì e con grande sollievo ho saputo di essere stata nuovamente selezionata per i mondiali, seppur con un po’ di delusione perché potrò correre “solo” la media distanza. Prima delle gare di selezione puntavo alla lunga distanza e soprattutto la staffetta, ora mi resta la media distanza. Non nascondo che ho avuto bisogno di un paio di giorni per digerire queste gare (non ero del tutto soddisfatta per quello che sono riuscita a mostrare), accettare la selezione e trovare la motivazione giusta per dare il meglio nella mia disciplina che correrò per la prima volta all’appuntamento iridato. Anche se ho investito tanto, quest’anno le altre tre ragazze della nazionale A hanno fatto gare migliori e si son meritate un posto nella staffetta. Se altre volte i selezionatori hanno privilegiato me, quest’anno devo lasciare il posto a qualcun altro
Sono però come sempre orgogliosa di poter rappresentare la Svizzera ai mondiali di agosto in Norvegia, e correre la media distanza è una nuova sfida! Tanto più che negli ultimi anni si è visto che nella middle possono spesso accadere delle sorprese…. 😉
Dopo le gare di selezione ho avuto bisogno di una pausa. E cosa c’è di meglio per staccare che perdersi nella meravigliosa natura norvegese?
Flo ed io abbiamo preso l’auto e ci siamo spostati verso ovest. Prima tappa: Gaustatoppen! Alla sera abbiamo dormito nella capanna più bella de mondo a Haukeliseter, e il giorno seguente continuato il nostro tour verso Odda. Da lì siamo saliti a corsa alla capanna Mosdalsbu, dove abbiamo dormito per poi partire, all’alba del giorno dopo e nuovamente a corsa, per l’obiettivo principale della nostra gita: la famosa Trolltunga! Correre per 4 ore e oltre è valsa la pena: siamo stati ricompensati da paesaggi stupendi e molto variati, e alla fine da una vista strepitosa dal famoso sasso a forma di lingua di troll. Dopo questo giro ci siamo concessi una bella dormita sulla costa del fiordo di Hardanger e venerdì siamo ritornati ad Halden passando nuovamente da luoghi stupendi e fermandoci nel bel bosco di Turnhovd a fare un po’ di CO.
Direi che le immagini dicono più di mille parole! 😉