È iniziata la stagione 2019! Con l’arrivo della primavera sono cominciate anche le prime gare. La mia prima è stata con la tenuta dell’o-92: il primo TMO a Tesserete. Correndo in questo bellissimo bosco, nella mia testa ho rivissuto le emozioni degli Europei dell’anno scorso: “qui c’era un punto nella staffetta”, “qui era durissimo”, “qui c’erano gli ultimi punti della lunga distanza”, ecc. Però nemmeno questa volta ho potuto prendere la gara di Tesserete troppo alla leggera. Infatti avevo due compiti importanti: analizzare la mia gara in pubblico (e quindi non volevo mica fare vedere degli errori) e non farmi battere allo sprint finale. Penso che la “Elena Roos Challenge” sostenuta da Banca Stato (sponsor principale dei TMO) sia stata apprezzata. Per chi non ha ricevuto la fascetta: preparatevi, perché a settembre arriva la prossima sfida e quindi la prossima possibilità! 😊
Una settimana dopo il TMO erano in programma i campionati svizzeri in notturna. Prima della gara noi come membri della nazionale abbiamo avuto un pomeriggio interessante con i nostri responsabili media e marketing della federazione, durante il quale abbiamo seguito una presentazione sui social media e soprattutto abbiamo ricevuto i nuovi vestiti della nazionale. Come potete notare, ora i miei sponsor personali sono in bella vista sui vestiti! 😉 (Grazie mille Banca Stato, EGK con Vituro, AET, MediaTI marketing e Lombardi SA).
La gara invece è stata per me una sorta di thriller. Partenza in Massenstart, che spesso è sinonimo di partenza un po’ troppo veloce… e così abbiamo fatto il primo errore di gruppo già al punto 1. Niente di grave, io ho corretto in fretta e son partita per la mia ala di farfalla, assieme a Julia Jakob. Una volta completata la prima ala mi sono però trovata da sola, e così ho continuato per tutto il resto della farfalla, al termine della quale ero sempre ancora da sola. Non sapevo bene dove fossero le mie avversarie, se davanti o dietro, ma sapevo di essere andata bene. Al punto successivo ho però avuto un attimo di insicurezza (troppi sentierini!!) e ho rallentato. Dopo aver preso il punto e tornando verso il sentiero ho visto delle luci avvicinarsi. E poco dopo il gruppo di inseguimento mi ha raggiunta. Inizialmente ero quasi un po’ delusa, ma ho capito presto che si trattava del gruppo di testa e quindi la gara era ancora aperta. Purtroppo, da questo momento in poi non sono più riuscita a mantenere la calma, e al posto di avere pazienza e aspettare la fase finale per prendere una decisione, ho forzato già prima a più riprese per cercare di staccare nuovamente il gruppo commettendo qua e là qualche errorino. E stato così anche al quart’ultimo punto, quando sono entrata nel verde come prima, ma uscita dall’altra parte un po’ troppo a sinistra Le mie inseguitrici hanno invece preso la direzione giusta timbrando prima di me, e negli ultimi tre punti non son più riuscita a recuperarle. Mi sono perciò dovuta accontentare del 4. rango… Confesso di essere un po’ delusa, perché la parte della gara in cui ero da sola ho corso veramente bene e per gran parte della gara ero in zona medaglia, ma d’altra parte è anche colpa mia dal momento che ho rischiato troppo nella parte finale. Perciò, dopo gli allenamenti deludenti in Portogallo sono soddisfatta di come ho fatto CO tecnicamente, ora devo ancora lavorare un po’ sul contatto con gli avversari.
E ora ho tante occasioni per allenare la tecnica in allenamento, in gara e a stretto contatto con degli avversari! Infatti, domenica dopo i NOM, Flo e io siamo partiti in auto verso la nostra avventura in Norvegia. Fino ai mondiali di agosto vivremo ad Halden, dove abbiamo affittato un piccolo appartamento, e cerchiamo di prepararci al meglio per l’appuntamento iridato che si svolgerà proprio in questa regione. Il primo stop però è il campo d’allenamento di preparazione per la 10mila (staffetta svedese) nei dintorni di Glimakra, nel sud della Svezia.
È quindi arrivato il momento di cambiare tenuta, e per questa primavera porterò soprattutto i colori del mio club norvegese Halden Skiklubb!