Orientering, skogen, lunsj, vaffel, brød,... Ormai è diventato questo il mio vocabolario quotidiano! Da oltre una settimana Flo ed io abitiamo ad Halden dove ci siamo ambientati in fretta. Il nostro appartamentino è piccolo, ma molto accogliente. È arredato molto bene e non ci manca proprio niente.
La cosa migliore di questo posto è il piccolo giardinetto con “felsplatte” inclusa. Ma c’è di più: ci troviamo a 20m dall’inizio del sentiero che porta nella Høiåsmarka, il famoso bosco dov’è ubicata la casetta del mio club norvegese Halden SK, la Høiås Hytte. Fare CO qui in Norvegia è stupendo, ma a questo punto anche un semplice allenamento di corsa partendo da casa diventa un piacere. E per finire, da quando siamo arrivati splende il sole, il cielo è blu e le temperature si aggirano attorno ai 10-15 gradi! Si sta quindi meglio qui da noi al nord che da voi al sud… 😉
La mia prima settimana da professionista è passata in fretta, e non mi sono annoiata neanche un secondo. Tra arredare, cucinare, acclimatarsi, allenarsi, rigenerarsi, preparare e analizzare allenamenti e gare le giornate passano decisamente in fretta. E abbiamo persino già ricevuto visite da amici svizzeri. Inoltre, durante lo scorso weekend, qui vicino ad Halden si sono svolte le prime gare della stagione in Norvegia, il cosiddetto “Norwegian Spring”. Tante squadre nazionali ne hanno approfittato per dei campi d’allenamento nei dintorni in preparazione dei mondiali. Di conseguenza la lista di partenza sembrava quella di una coppa del mondo. Nelle donne élite c’erano ben 120 iscritte, negli uomini élite addirittura 200! Così tanti che hanno dovuto suddividere le categorie in due (donne) rispettivamente tre (uomini) sottocategorie.
Sabato, per cominciare, era in programma una media distanza, dove ho corso abbastanza bene ma con il freno a mano tirato (forse avevo un po’ troppo rispetto del bosco?). Ho sbagliato una scelta di percorso e ho perso un minuto in zona punto, per il resto sono abbastanza contenta. Perdo però ben 4 minuti dalla vincitrice, che secondo me è un po’ troppo.
Domenica invece abbiamo corso una long, dove ho gareggiato in modo un po’ più offensivo, ma ho comunque sbagliato due volte le scelte lunghe. In entrambe le situazioni ho fatto fatica a capire da dove passare, e non sono riuscita a correre veloce e convinta come avrei voluto. Ho così perso quasi 2 minuti e mezzo per ognuna delle scelte, concludendo all’ottavo rango, a ben 6 minuti dalla vincitrice. Ora so qual è la parte tecnica a cui devo lavorare maggiormente durante i prossimi mesi qui in Norvegia: i “trattoni” lunghi, senza grandi scelte, dove bisogna semplicemente tenere la direzione e correre per 1-2 km filati. Tra l’altro i miei muscoli devono anche abituarsi a correre in questi terreni resi molli e “pesanti” dal particolare sottobosco. D’altronde è proprio per questo che ho deciso di trasferirmi qui!
Anche se non sono soddisfatta di queste prime gare, almeno ho capito a cosa devo lavorare e direi che di tempo per farlo ne ho ancora abbastanza. E soprattutto, il weekend prossimo, ho già di nuovo un’altra possibilità per migliorami con di nuovo due gare nazionali nelle vicinanze di Halden.