Due mesi di silenzio sul mio sito e questo nel periodo invernale quando invece, come sportiva d’élite, dovrei avere più tempo. In realtà, forse proprio perché avevo più tempo libero ho trascorso un periodo molto intenso e pieno di impegni “non sportivi”. Di conseguenza, scrivere un nuovo articolo per il mio sito è rimasto sulla “To Do List” per varie settimane…. Eppure di cose da raccontare ne avrei tante, come potete leggere da qui in avanti.
Da quando sono tornata dalle Canarie ad oggi ho avuto un impegno dopo l’altro: un pratico come docente di educazione fisica al liceo di Locarno (per il Lehrdiplom Sport, l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole medie superiori), il laboratorio di CO a Sportech, due settimane di supplenza al liceo di Lugano, il test di diagnostica sportiva della nazionale, un esame di “Training and Coaching” al Poli e persino il brevetto di salvataggio. Non avendo più un lavoro fisso posso ora conciliare diversi impegni, ma per me questo significa spesso caricarmi di troppe cose da fare. E l’autunno scorso, quando ho pianificato questi mesi, ero evidentemente un po’ troppo motivata. Infatti, anche se per finire ho concluso tutto come volevo, a ripensarci mi prenderei probabilmente un qualche giorno di pausa in più tra un impegno e l’altro! 😉 Ciononostante, sono soddisfatta per tutto quello che sono riuscita concludere, soprattutto se penso che fra meno di due settimane parto per 5 mesi in Norvegia, dove vivrò da professionista per prepararmi ai mondiali di Halden ad agosto!
Malgrado i numerosi impegni, non ho chiaramente dimenticato la CO. La fase di allenamento sta procedendo molto bene. Sul piano fisico il mio piede è sotto controllo e sto di nuovo correndo come voglio. Inoltre ho già fatto due campi d’allenamento di CO al sud, dove accanto alla corsa ho finalmente ripreso ad allenare intensamente anche la tecnica.
Il primo campo d’allenamento si è svolto ad Alicante, dove sono andata con Flo e il suo club finlandese Tampereen Pyrintö. I finlandesi hanno affittato per tutto il mese di febbraio una casa per 16 persone, così ne abbiamo approfittato anche noi due per passare una settimana al caldo e allenare la tecnica della bussola e dell’orientamento fine nelle dune di Guardamar. Durante questa settimana ho fatto allenamenti con cartine speciali, in notturna, a staffetta e in terreni diversi. È stata una settimana molto positiva, sia dal lato fisico che tecnico.
Con sentimenti un po’ contrastanti sono invece tornata due giorni fa dal primo campo d’allenamento con la nazionale in Portogallo. L’ambiente era come sempre favoloso. Per me è stato particolarmente bello ritornare parte del gruppo e vestire nuovamente i colori della nazionale a delle gare, dopo l’infortunio dell’estate scorsa e la pausa forzata in autunno. Il campo è durato ben 10 giorni: dapprima ci siamo allenati nei terreni della costa intorno a Mira partecipando a due gare dei POM, poi ci siamo spostati nell’entroterra nei dintorni di Portalegre dove abbiamo corso le gare dei NAOM. Due tipi di terreni completamente diversi, ma entrambi molto tecnici.
Purtroppo però durante tutta la settimana ho dovuto lottare molto con me stessa. Nel corso dell’autunno e dell’inverno, durante la mia riabilitazione, mi sono spesso posta le seguenti domande: “riuscirò a tornare ai livelli di prima dell’infortunio? Riuscirò di nuovo a correre così veloce, o addirittura a migliorare”. Tutti i dubbi erano rivolti all’aspetto fisico, mai all’aspetto tecnico e mentale. Al campo della nazionale la sfida principale è quindi stata innanzitutto quella di stare dietro fisicamente alle mie compagne. Per fare ciò, ad ogni allenamento mi concentravo a fare CO in modo veloce finendo però col commettere tanti errori tecnici, grandi e piccoli. A questo punto mi sono dovuta rendere conto che l’aspetto tecnico e mentale sono importanti tanto quanto la corsa: è inutile correre veloce, se non so dove andare e cosa fare!
Al momento, visto che comunque la stagione internazionale è ancora lontana (le prime gare di coppa del mondo sono solo a giugno), ho tutto il tempo per investire sulla tecnica e sulla concentrazione, per riuscire a prendere ogni punto il più preciso possibile. E questo perché ho capito che è meglio non sottovalutare nessun punto, nessuna tratta e nessun tipo di terreno. Fare bene CO è un lavoro duro, fisicamente ma anche mentalmente. Sono contenta di essermene accorta in tempo, e visto che torno a casa dal campo d’allenamento in Portogallo con tanti errori, ma anche con un’ultima gara molto buona, so a cosa lavorare e cosa voglio raggiungere nei prossimi mesi in Norvegia!
Dalle nostre parti, invece, stanno già cominciano le prime gare: questa domenica correrò il primo TMO a Tesserete e il weekend successivo i campionati svizzeri in notturna a Konolfingen. A Tesserete tutti i concorrenti, indipendentemente dal percorso, potranno provare a battermi allo sprint finale. Non mancate quindi! E per finire, da non perdere è anche l’assemblea ordinaria del mio Fan Club FORZA ELENA questo venerdì alle 19:30 alle scuole elementari di Contone! Mi farebbe piacere vedervi numerosi prima della mia partenza al nord!