Dall’ultimo post è passato più di un mese… un mese di “silenzio” sul blog ma in cui, dietro le quinte, ho lavorato tanto e in vari modi. Prima di tutto ho lavorato nel senso comune nel termine.”. Infatti, da quando sono tornata dalla Norvegia, il lunedì sono al centro di medicina sportiva Kerenzerberg, dove mi occupo dei test di diagnostica sportiva e do lezioni di corsa. Inoltre, a metà settembre, ho fatto due settimane di supplenza come docente di educazione fisica al Liceo di Lugano. E in mezzo a tutto questo ho anche traslocato: ora abito ufficialmente di nuovo a Zurigo e assieme a Flo! È un gran lavoro anche smontare e rimontare mobili, inscatolare e tirar di nuovo tutto fuori, pulire e riordinare… Più in generale, durante questo periodo, direi che mi sono goduta la vita normale, con impegni vari (sociali, sponsoring, eventi, amici, ecc), senza fare troppa attenzione alle ore di sonno, alla rigenerazione perfetta, all’aspetto mentale, alla preparazione e all’analisi delle gare.
Tuttavia ho lavorato anche duramente dal lato fisico. Dal terreno “molle” scandinavo sono passata al terreno “duro” svizzero, dalle ripetute di CO alle ripetute in pista. Questo perché ora il focus è di nuovo sulle gare sprint, con le gare di coppa del mondo a Laufen e in Cina improntate soprattutto su questa disciplina, e soprattutto con i mondiali sprint in Danimarca come prossimo grande obiettivo.
Le gare di coppa del mondo in Svizzera sono sempre molto motivanti per noi atleti svizzeri, da una parte perché ci aspettano gare tecnicamente interessanti nei nostri terreni, ma anche soprattutto perché c’è sempre un pubblico spettacolare a fare il tifo. Alla vigilia della tre giorni di Laufen la motivazione a fare bene quindi era molto alta anche per me, soprattutto perché avevo voglia di riscattarmi dalla delusione dei mondiali.
E così, il duro lavoro dell’ultimo mese assieme al fatto di essermi anche un po’ lasciata andare e “rilassata” mentalmente, mi hanno ripagata con tre risultati strepitosi: il settimo rango nella media distanza, il terzo nella knock-out sprint e il secondo nella sprint individuale. Che sollievo e soprattutto che soddisfazione!
Media distanza:
Nelle poche gare nazionali che ho corso quest’autunno ho visto che fisicamente sono in forma, e che mi trovo abbastanza a mio agio anche nel verde del Mittelland. Però non si può mai abbassare la guardia, e come già in Norvegia, bisogna lavorare bene con la bussola ad ogni punto. L’obiettivo della mia media distanza era quello di suddividere bene ogni tratta (se possibile) in una parte “facile” dove posso correre veloce, e una parte di precisione dove devo correre bene in bussola. Obiettivo principale: non fare errori grossi, ma tenermi sempre bene sotto controllo! E direi che il mio obiettivo l’ho raggiunto facendo una gara abbastanza buona nel bosco, con un “solo” errore di circa 45 secondi al punto numero 5 e una scelta sbagliata che mi fa perdere 20 secondi al punto 12. Ma ciò che mi ha fatta arrabbiare molto è la scelta finale, a pochi metri dal penultimo punto (lungo la strada), in cui ho perso preziosissimi secondi che mi fan perdere il diploma. E l’errore è stato di quelli davvero stupidi: correndo sulla strada al limite delle mie capacità, avevo solo in test di dover passare a destra di una casa. Purtroppo la mia cartina era rovinata proprio dove era disegnata un’altra casa e così, tutto a un tratto, ho visto una casa e ci sono passata a destra. Tutto risultava però un po’ strano perché non c’era nessuna strada, ma solo un prato. Mi sono fermata, ho cercato di capire la cartina senza panicare troppo e per fortuna ho capito “in fretta”, ho corretto e cercato di correre al massimo fino all’arrivo. Se proprio qui ho perso più o meno dei 14 secondi che mi mancano al diploma è difficile da stabilire con certezza… ma questo errore mi fa inevitabilmente arrabbiare!
Knock - Out Sprint
Per fortuna la rabbia si è trasformata in energia per la Knock-Out sprint del giorno dopo. Una nuova disciplina che a me piace molto. A dir la verità non l’ho mai corsa in una coppa del mondo, solo in allenamento, ma visto che a me piacciono le gare sprint e anche il contatto con gli avversari (come nelle staffette), ero carica per questa nuova sfida. La qualifica a Zwingen si è rivelata più tecnica e difficile del previsto, con una parte nel castello molto intricata. Vincendo il mio heat mi sono qualificata tranquillamente per i quarti di finale e ho potuto anche scegliere la batteria che volevo. La gara dei ¼ di finale è stata un po’ meno “tranquilla”. Durante la gara, tutto ad un tratto, mi accorgo che qualcosa non quadra, controllo e mi accorgo che stavo leggendo dal punto 6 al posto che dal punto 5 (ho praticamente saltato un punto sulla cartina). Subito ho reagito, corretto, e mi son detta “ora corri più veloce che puoi!”. Al punto di ritrovo dopo la farfalla però ho visto le altre ragazze della mia batteria e ho capito di aver ritrovato il contatto con loro, e per finire, con una scelta diversa, ma giusta, per l’ultimo punto, ho vinto anche l’heat dei quarti di finale. L’errore però mi ha “svegliata” per i successivi round. La semifinale al pomeriggio si è svolta nella cittadina di Laufen, con partenza (per me a sorpresa) già nell’arena. Con il metodo di separazione “course choices” ho potuto scegliere la mia variante di punti iniziali e penso di aver fatto una buona scelta. Infatti, dopo che il percorso era di nuovo uguale per tutti, ero davanti assieme alla ceca Teresa Janosikova, e anche se alla fine ho dovuto sprintare per difendere il secondo posto, mi sono qualificata per la finale. La finale era molto dura, visto che ho potuto correre testa a testa contro le migliori orientiste al mondo. Fino a metà gara ero nel gruppetto, un po’ dietro, intorno al 5. rango. Poi sono riuscita a superarne qualcuna e a due punti prima dalla fine ero terza dietro a Tove e Sabine. La scelta per andare all’ultimo punto è stata decisiva. Con la mia scelta ho recuperato Sabine, ma la ceca Janosikova mi ha superato con un finale fisicamente più veloce. Alla fine è risultato il bel terzo posto e finalmente di nuovo un podio in coppa del mondo!
Sprint
Domenica si son chiuse le danze con la sprint individuale a Laufen. Durante il riscaldamento le gambe erano stanche e pesanti, ma partita in gara, punto dopo punto, sono riuscita a farle andare sempre più veloce. Con una gara quasi perfetta e soprattutto grazie all’ottima scelta nella seconda parte di gara ho finito la mia gara al secondo rango, battuta solo dall’incredibile e imbattibile Tove Alexandersson.
E così la coppa del mondo in Svizzera è stata di nuovo una grande soddisfazione, una bella festa, molto ripagante per me e per tutti i miei fans!
Grazie al mio fan Club che è venuto a sostenermi numerosissimo e rumorosissimo! Siete i migliori! 😊
Ora la stagione continua con un campo d’allenamento in Francia, i World Games militari e l’ultimo girone di coppa del mondo in Cina. In Francia cercherò di affinare la mia tecnica sprint, in modo da ripetere i risultati di Laufen anche in Cina, e perché no, finire sul podio nella generale di coppa del mondo!
PS: non perdetevi l’evento di fine stagione del fan club FORZA ELENA il 10 novembre! Chi non è ancora socio, fa ancora in tempo ad annunciarsi! ;-)