L’inverno è la fase in qui si macinano chilometri e ore di allenamento per fare una buona base che poi dovrebbe tenere per tutta la stagione di gare. È anche il periodo in qui ci si può sentire stanchi prima di un allenamento di ripetute, o si può andare ad un cross con male ai polpacci per via dell’allenamento di forza del giorno prima. In poche parole, si può fare allenamento senza dover essere sempre pronta al 100% ad ogni gara e ad ogni allenamento veloce, perché infatti non è ancora il momento di correre dei nuovi record personali o mostrare una forma smagliante, ma è proprio il momento di allenarsi!
E così dopo essermi ripresa dalla mia influenza a natale, ho fatto un primo blocco di ripetute, in tedesco chiamato “Motorenblock”, cioè 4 giorni nei quali ho fatto 7 allenamenti di ripetute. Il tutto è iniziato mercoledì 4.1 con due allenamenti di ripetute, uno su sentiero e uno in pista, giovedì il blocco è continuato con un unico allenamento di ripetute in salita, venerdì avevo un giorno di pausa, sabato sono andata a Burgdorf a fare un allenamento sprint al mattino e al pomeriggio delle ripetute più corte in salita, e per concludere in bellezza domenica ho partecipato all’ Effretiker-OL. E così, alla prima gara del 2017, che quest’anno si è svolta sotto forma di Knock-Out sprint, sono arrivata bella stanca ma comunque motivatissima di finire il mio blocco intensivo con delle belle gare sprint. La qualifica era come sempre un po’ lunghetta, ma secondo me per niente noiosa. Grazie a una gara tecnicamente buona, e a quanto pare comunque delle buone gambe, mi son qualificata con il 2 rango dietro a Natalia Gemperle per la semifinale. La semifinale era una partenza in massa con dei punti a score che avrebbero dovuto suddividerci un po’. Però abbiamo preso tutte e 6 le atlete gli stessi 5 punti su 7 e così siamo rimaste tutte unite. Io sono partita molto offensiva e per gran parte della gara ero in vantaggio. Poco prima dell’arrivo però sono cascata nella trappola del tracciatore e son corsa verso una zona proibita. Ho dovuto tornare indietro e poi “gasare” per qualificarmi per la finale. Grazie al secondo rango dietro a Simona Aebersold ci sono riuscita. Nella finale, di nuovo una gara a Massenstart ma questa volta con farfalle, volevo di nuovo correre offensivamente, ma questa volta leggendo anche bene la cartina. E questa volta ci sono riuscita! Dopo esser andata in vantaggio nella seconda parte della farfalla, ho tenuto la testa fresca (traduzione del tedesco di “kühler Kopf” ;-) e ho portato a casa la vittoria vincendo la finale, davanti ancora a Simona e Natalia. Niente male finire il mio blocco di allenamenti intensi e di iniziare la stagione con una vittoria! :-)
La settimana seguente è stata un po’ più tranquilla, ma comunque con tanti buoni allenamenti di qualità. Ad esempio ho cambiato il mio allenamento di forza, e grazie a un nuovo piano d’allenamento specifico per me, fatto da un nuovo allenatore cerco un nuovo stimolo nell’ ambito della forza, che spero migliori un po’ il mio stile di corsa nel terreno. E come si sa, soprattutto all’inizio, questi tipi di allenamento lasciano un bel dolore muscolare…
E proprio con questo dolore muscolare sono partita sabato al Cross di Gordola. Era da un bel po’ di tempo che non partivo più a un cross in Ticino, ed ero curiosa di vedere un po’ come è il mio livello in confronto alle atlete ticinesi. A parte il male a un polpaccio mi sentivo molto bene e son partita a un buon ritmo. Il giro del cross di Gordola viene anche incontro a noi orientisti, con tante curve strette nel boschetto, qualche su e giù e qualche radice da saltar via. Ho fatto una bella gara e all’ultimo giro sono riuscita ad accelerare ancora un po’, e ho così portato a casa la mia prima vittoria stagionale a un cross!
Domenica era il giorno del mio Longjogg organizzato per l’Asti, che aveva come obiettivo il ponte Tibetano tra Sementina e Monte Carasso. Sia i corti, che i medi che i lunghi l’hanno raggiunto, chi poi è tornato diretto indietro e chi ha allungato ancora un po’! Cosa c’è di meglio di un bel longjogg in compagnia sotto il sole?
Tra tutte queste belle notizie sulle mie gare, è stata anche una settimana un po’ dura emozionalmente. Purtroppo il nostro capo della nazionale ha deciso di dimettersi a fine anno, una decisione che mi ha rattristito molto e mi ha fatto pensare molto. Pädi è una persona importante per la nazionale, ma soprattutto anche per me personalmente. Un allenatore che ha sempre creduto in me, anche quando ancora non ero in nazionale élite e io stavo per gettare la spugna. Ma ora mi resta una stagione sotto le sue grinfie, e spero di poter ringraziarlo per il suo lavoro con dei bei risultati internazionali!