Giungla, Eucalipti, Sole, Mare, Acai e “6, 5, 4, 3” sono le parole riassuntive della mia avventura brasiliana!
Giungla & Eucalipti: di questo tipo erano i boschi in qui abbiamo fatto allenamenti e gare. I boschi erano di eucalipti, quindi generalmente molto puliti, veloci e con pochi dettagli, oppure vere e proprie giungle, nelle quali mi sentivo più Jane (l’amica di Tarzan) che un’orientista, visto che dovevo farmi strada tra alberelli, liane, collinette e paludi con i versi di uccelli (e scimmie?!) sullo sfondo. La prima gara, la gara sulla media distanza, aveva proprio come caratteristica i cambi da un tipo di bosco all’altro. Questo mi è riuscito abbastanza bene, usando bene la bussola nei punti nel bosco “bianco” e usando i sentierini nella giungla. Così al punto spettacolo, a pochi punti dall’arrivo, sento il nostro allenatore gridarmi che sto andando benissimo, che per il momento sono addirittura in vantaggio… Sarà il caso, o sarà l’emozione o il fatto di voler portare a casa la vittoria che mi ha fatto sbagliare… In ogni caso il terz’ultimo punto, in una costa un po’diffusa, l'ho cercato per oltre due minuti, e così eccomi nella classifica finale al 6.rango, a due minuti dalla vincitrice, la russa Natalia Efimova. La lunga distanza invece era un po’ meno variata, gara molto fisica con varie scelte di percorso, per lo più nel bosco di eucalipti. Tecnicamente ho fatto una buona gara, fisicamente ho anche lottato, ma probabilmente la forma non era più quella che avevo ad Aarau, e così mi sono dovuta accontentare del 5. Rango, questa volta dietro alla vincitrice e mia connazionale Sarina Jenzer! Terza gara dei mondiali militareschi era la staffetta sprint, che di “sprint” aveva ben poco, oltre al fatto di essersi tenuta in una cittadina… ogni tratta durava sui 34 minuti, con una cartina scala 1:5000. Io ho corso la prima tratta, quindi con la partenza in massa. Era un po’ speciale come gara, visto che non sono abituata a gare in città di lunga durata. Così ho dovuto suddividere un po’ le forze, cercando di non partire troppo in fretta. Tecnicamente non è stata una gara difficile, e con un buon finale sono riuscita a vincere la prima tratta. In seconda tratta ha corso Angela Schwab, la nostra accompagnatrice e futura “chef de Mission” per i mondiali militari. Non essendo atleta della nazionale, anche facendo una buona gara ha chiaramente perso un po’ di tempo. Così in terza tratta è partita Sarina Jenzer, che aveva il compito di cacciare la medaglia. Infine son mancati 20 secondi o poco più, e abbiamo dovuto accontentarci del quarto rango, dietro a Russia, Polonia e Lituania. Così, tre gare e tre diplomi, ma nessuna medaglia. Per finire però la sopresa: a questo evento c’è anche la competizione a squadre, dove nelle due gare individuali si sommano i tempi delle tre donne. Grazie alle nostre ottime prestazioni nella gara middle e long siamo riuscite a vincere il terzo posto, e cosi anche io ho vinto una medaglia (quella di bronzo) ai mondiali militari a Rio! E con questo vi ho anche già spiegato cosa vuol dire “6, 5, 4, 3”!
Sole e Mare: Brasile non è stata una bella esperienza solamente per le gare, ma chiaramente anche per il caldo, il sole e il mare! Soprattutto i primi giorni, quando eravamo alloggiati in un hotel a Buzios, ci siamo goduti il sole e il mare! Un giorno abbiamo fatto un giretto in barca fermandoci alle spiagge da cartolina per fare il bagno. Anche dopo l’allenamento intervalli un bel tuffo nel mare è stato rinfrescante! Diciamo che ho riempito le riserve di vitamina D (grazie al sole) per tutto l’inverno!
Acai: Grazie alla frutta fresca tropicale che potevamo mangiare a colazione, pranzo e cena, oltre alle riserve di vitamina D, ho riempite anche quelle di vitamina C! E la cosa più buona che ho mangiato, è stato l’Acai, che è un frutto speciale che viene mixato e servito un po’ come un gelato! Buonissimo! Da quando l’ho provato la prima volta, ne ho mangiato uno tutti i giorni! ;-)
Dopo un ultimo giorno a Rio de Janeiro come turisti, dove abbiamo potuto vedere il “Cristo redentore”, Copacabana, Ipanema e altre attrazioni della città, siamo atterrati a Zurigo giovedi pomeriggio. Dall’aeroporto di Zurigo sono poi tornata diretta in Ticino, dove da venerdì a domenica si è svolto l’abituale weekend di analisi e preparazione della nuova stagione. Oltre al test di forza, tante riunioni e la festa finale, quest’anno abbiamo anche corso il “Saliscendi Test”, und test fisico che ho pianificato io come preparazione agli europei del 2018 in Ticino.
Per il resto sono tornata alla vita impegnativa da masteranda a Zurigo, con i primi test in laboratorio e gli allenamenti dell’NLZ. Questo sabato, alla cena di natale della mia società O-92 abbiamo anche festeggiato l’annata 2016 e sono stata premiata per i miei successi! Ho addirittura avuto l’onore di ricevere l’inno svizzero suonato dal corno svizzero! Grazie a tutti per il sostegno e il bel pensiero che ho ricevuto!